La Corte: la giunta rimborsi la città

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Sindaco e assessori del Comune di Brescia potrebbero essere presto chiamati dalla Corte dei conti a rimborsare quanto speso per pranzi e cene “istituzionali” con le carte di credito dell’ente. A darne notizia è il quotidiano il Giorno che – con un pezzo firmato da Italia Brontesi – anticipa i contenuti dell’analisi dei giudici contabili della Lombardia, tradotta in un documento di 72 pagine firmato dal viceprocuratore Paolo Evangelisti. Secondo la Corte. che ha passato al vaglio scontrini e pezze giustificative – la giunta avrebbe provocato danno all’erario di 43 mila 657 euro e 86 centesimi. Nella classifica – si legge sempre nell’articolo della Brontesi –  il primo posto tocca all’assessore al traffico Nicola Orto con 9.553 euro, seguito a ruota da Giorgio Maione, 9.177 euro. Il terzo posto se lo aggiudica invece il sindaco Adriano Paroli che dovrà restituire 6.462 euro, ma il suo conto personale sarebbe ancora sotto la lente dei giudici che chiedono di chiarire quanti di quei pranzi (il 60 per cento con parlamentari) siano stati fatti in veste di deputato e quanti in veste di sindaco. Per l’assessore all’urbanistica Paola Vilardi – ancora – la Corte ha conteggiato 5.184 euro di spese non istituzionali, 4.242 per l’assessore alla cultura Andrea Arcai, 2.702 per Mario Labolani, 1.492 per l’assessore al commercio Maurizio Margaroli, 1.980 per l’assessore al bilancio Fausto Di Mezza seguito dal vicesindaco e assessore alla sicurezza Fabio Rolfi con 1.941 euro. Claudia Taurisano con delega alla trasparenza se la cava con 620 euro. Mentre il primato della sobrietà – riferisce il Giorno – spetta a Massimo Bianchini, assessore allo sport, che ha usato la carta di credito soltanto una volta per comprare un libro e ha immediatamente restituito i soldi al Comune. Ma ora sindaco e assessori hanno 45 giorni di tempo per le controdeduzioni, cioè per ribadire le proprie ragioni a voce o fornendo altri documenti.  Una vicenda che – se lo scoop della Brontesi fosse confermato – potrebbe rappresentare un vero e proprio terremoto per la giunta cittadina, già alle prese con l’ipotesi di una verifica politica.

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1 COMMENT

  1. Beh… Proprio uno scoop da premio Pulitzer!!!!!!
    Sinceramente non ho seguito la vicenda. Pensavo però che si parlasse di cifre ben più alte. Gli assessori restituiscano questi soldi, come è giusto che sia se non possono giustificare, e che si torni a fare politica.

  2. Ma che dici Andrea?. Fare politica con chi? con chia ha mangiato e bevuto a spese del contribuente illegittimamente?. 100 milioni di lire di pranzi e cene in 1 solo anno!. C\’è solo una cosa che devono fare dimettersi. non hanno più credibilita\’.

  3. Tra loro c\’è quello che diceva di non dare ne\’ cibo ne\’ acqua a quelli sulla gru … adesso ho capito: voleva passargli la sua carta di credito!
    Poi invoca il rispetto delle leggi, ecc. ecc. Che faccia di bronzo il vicesindaco Rolfingham.

  4. Scusate, ma i garantisti? Io non li ho votati ma non mi metto a sparare sentenze come invece qualcuno (paladino della giustizia) qui sta facendo…siamo capaci per una volta di attendere la conclusione dell\’indagine e poi solo allora criticare e chiedere le dimissioni? E\’ cosi\’ difficile?????

  5. per andrea: se perfino il giornale di Brescia è stato costretto a inseguire un piccolo giornale come il giorno.. forse lo scoop c\’era… parliamo di decine di migliaia di euro dei cittadini spesi in un momento di crisi…

  6. Scusate, ma il dirigente del Comune che si doveva occupare di dare indicazioni in merito e controllare quanto stavano facendo, cosa faceva dormiva??

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