Intervista ad Andrea Arcai

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di Federica Papetti – “Dopo i primi mesi serviti per fare un po’ il punto della situazione non ho voluto gettare l’acqua con il bambino, motivo per cui alcune iniziative messe in campo dalla Giunta precedente sono rimaste, mentre altre sono state eliminate”.  Sono le parole di Andrea Arcai, assessore alla cultura in Loggia, che difende le proprie scelte in ambito culturale.

 

Assessore prima di entrare nel merito degli argomenti attinenti alla sua delega faccio un salto nella cronaca e le chiedo cosa pensa della protesta degli immigrati, che ormai da circa due settimane, si sono asserragliati sulla gru di piazzale Cesare Battisti?

 

Sono persone che si sono messe fuori dalla legalità, non so se in modo consapevole o meno e credo anche siano in qualche modo eterodiretti. Secondo me non si rendono conto di quello che dovranno rispondere una volta scesi. Inoltre, hanno messo in cattiva luce la città che é in stallo da troppi giorni. Spero che scendano presto e non aggravino la loro situazione contribuendo ad esacerbare la divisione che già esiste in città.

 

Ma non crede, invece, che siano perfettamente consapevoli, ma disperati e senza nulla da perdere?

 

Gli stessi sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno dimostrato responsabilità sostenendo che i diritti di alcuni non possono ledere di diritti di altri. Protestare é lecito, ma sempre nell’alveo delle regole democratiche.

 

Sembra, però, che questa forma di protesta trovi solidarietà da parte di cittadini che non sono solo “estremisti”, bastava vedere le persone in piazza sabato scorso?

 

Il fatto che siano persone più deboli socialmente può certo portare delle simpatie, ma con certi atteggiamenti gli immigrati si mettono dalla parte del torto. Il Comune ha dato la massima disponibilità, ora tocca a loro un gesto di buonsenso.

 

Torniamo alla cultura. Si realizzerà o no il tanto dibattuto museo del lavoro (Musil)?

 

Ho seguito fin dall’inizio, prima dai banchi dell’opposizione e adesso in Giunta, il dibattito relativo al Musil. Anche durante la stesura del progetto, insieme allo scomparso architetto Mario Abba, si diceva che il museo era sostenibile ed aveva un senso solo realizzando nella stessa struttura una biblioteca moderna e che il tutto avrebbe dovuto essere gestito dal Comune.

Nel frattempo i costi sono levitati e si é deciso di eliminare la biblioteca, quindi il Musil ha perso il suo appeal, senza contare che solo il museo non si reggerebbe a livello economico. E poi mi chiedo, Corsini aveva il soldi e tutto il tempo di realizzarlo perché non lo ha fatto. Non voglio dire che ora non esistano le risorse economiche, ma quelle a bilancio devono essere rivolte per altre priorità.

 

A proposito dell’ex sindaco, del quale anche lei é in parte il successore, Paolo Corsini ha scritto una lettera aperta al sindaco Paroli per perorare la causa del museo del lavoro. Non la convince?

 

Corsini sembra avere la memoria corta e scordare il dibattito che già era nato ai tempi del progetto e comunque lo ribadisco ha avuto ben 5 anni per mettere la prima pietra.

 

In febbraio partirà la mostra di Matisse, anche questa Giunta, quindi, non ha abbandonato il concetto di “Grandi Mostre”?

 

E’ rimasto il concetto, ma a costi ridotti. Giusto per avere un idea: il costo visitatore/mostra dell’esposizione sugli Inca si é aggirato intorno agli 8 euro contro i 22 di quelle organizzate da Marco Goldin. Noi abbiamo cercato di coinvolgere di più la città, esercenti, ristoratori e operatori del turismo, tanto che queste associazioni hanno visto Matisse ancora prima della Giunta. Inoltre, abbiamo rimesso in pista il settore Musei del Comune che ha curato la realizzazione delle audioguide e dei testi collocati  lungo il percorso. Senza dimenticare la parte didattica, ambito preso in considerazione molto meno da Marco Goldin: con Inca abbiamo avviato diversi laboratori nei quali sono stati coinvolti  41 mila studenti delle scuole di tutto il Paese.

 

Cosa risponderebbe e chi l’accusa di gestire un approccio di basso profilo?

 

Basta scorrere il Consuntivo del 2009 per rendersi conto della quantità di iniziative messe in campo da me e da questa Giunta. Sono almeno il triplo rispetto a quelle del 2007.

Lo voglio dire con chiarezza: abbiamo eliminato il Festival del Circo perché ci sembrava una formula superata e troppo costosa e abbiamo eliminato anche  i pomeriggi in San Barnaba, tipico esempio di una sinistra salottiera che si parla addosso.

Ma abbiamo mantenuto la Biennale di fotografia che ha dimostrato di funzionare a tutti i livelli, compreso quello economico. Sono consapevole che in questo settore il denaro non può essere l’unico parametro di valutazione, ma non ne possiamo nemmeno prescindere.

Vorrei anche ricordare le notti bianche, partecipate da migliaia di bresciani che si sono riversati nel centro per visitare musei, biblioteche e altri percorsi culturali come l’Archivio di Stato che, nessuno s’immaginava potesse rivelarsi un luogo tanto gradito dal pubblico. Tengo a precisare che i negozi per lo shopping, cosa che comunque non deve essere disprezzata, erano chiusi. 

E poi le voglio anche dire un’altra cosa: ho ereditato un settore con persone molto competenti ma demotivate. Da troppi anni qui, del sindaco non si vedeva nemmeno l’ombra.

 

Nel calendario degli eventi culturali, manca, però, qualche iniziativa di spessore sui 150 anni dell’unità d’Italia. E’ strano per un uomo con la sua storia. Bisogna accontentare la Lega e tenere qui un basso profilo?

 

Il ricordo dei 150 anni non può essere visto e considerato solo in un’ottica celebrativa, é necessario un momento di riflessione per verificare a distanza cos’ ha significato e cos’ha comportato. E’ nato lo Stato, ma non l’identità nazionale.

 

Un’ultima domanda sul tanto discusso rimpasto in Loggia. Ci sarà e, se ci sarà, lei ne sarà coinvolto?

 

Se ci sarà, gli assessori saranno gli ultimi a saperlo. Io sto lavorando alacremente, se il sindaco vorrà darmi anche un’altra delega sono disponibile.

   

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1 COMMENT

  1. se il sindaco vorrà darmi anche un\’altra delega sarò disponibile.. miii che sforzo, stessa disponibilità anche in caso di nessuna delega?

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