Venerdì 5 novembre 2010, dalle 9 alle 14, nell’ Auditorium della Camera di Commercio di via Einaudi a Brescia si terrà l’assemblea generale delle delegate e dei delegati, delle pensionate e dei pensionati Cgil di Brescia.

Al centro della riflessione le proposte della Cgil per l’occupazione, per migliori diritti e reddito, per un fisco giusto. A distanza di oltre due anni dall’esplodere della crisi economica, i segnali di ripresa ancora non si vedono. Un dato su tutti: nei primi nove mesi del 2010, in provincia di Brescia, le ore complessive di cassa integrazione sono state più di 48milioni, l’equivalente di 34mila lavoratori e lavoratrici a zero ore.

Due anni fa, nel novembre del 2008, come Cgil Brescia avevamo promosso uno sciopero generale territoriale per dire che i costi della crisi non dovevano essere scaricati per intero sui lavoratori e sui pensionati, che serviva coraggio per una nuova politica industriale che valorizzasse la ricerca e l’innovazione, che servivano opere pubbliche diffuse sul territorio più attente all’ambiente e ai bisogni delle persone.

Nulla di questo è stato fatto, anzi. L’elenco è lungo e corriamo il rischio di perderne qualche pezzo ma tra tagli a sanità e scuola, collegati che riducono il lavoro a merce, attacchi alla contrattazione nazionale, condoni per gli evasori, blocchi della contrattazione, è evidente che il governo ha fatto pagare il conto della crisi e il risanamento dei conti pubblici ai soliti noti: lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati.

In questi due anni diverse sono state le iniziative e le mobilitazioni che la Cgil ha promosso a livello nazionale per dire che altre strade sono da ricercare. Il 16 ottobre, promossa dalla Fiom ma con l’adesione dell’intera Cgil e di un variegato mondo associativo, c’è stata una manifestazione nazionale a Roma per dire che “Il lavoro è un bene comune”. Il 27 novembre, sempre a Roma, la Cgil tornerà in piazza per chiedere più diritti e più democrazia, per rimettere al centro il lavoro, per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi.

In mezzo a questi due appuntamenti ci saranno iniziative a livello territoriale. A Brescia, e questo sarà oggetto della discussione dell’assemblea dei delegati e delle delegate, c’è la proposta di uno sciopero generale territoriale di 4 ore che, a distanza di due anni da quello del 2008, torni a ribadire che il nostro futuro è nel lavoro. Non è solo uno slogan, è un dire che solo ripartendo dai bisogni delle persone si potrà uscire in modo diverso da questa crisi. Mentre, al contrario, riproponendo le ricette che questa crisi hanno causato, si gettano solo le basi per nuovi e peggiori disastri.

 

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Redazione BsNews.it

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