Due esponenti della minoranza (Francesco Mazzoli, Udc, e Roberto Cammarta, Pd), tre della maggioranza (Attilio Bertoli e Camilla Gritti della Lega Nord e Antonio D’Azzeo del Pdl) oltre ai capogruppo, che non hanno però diritto di voto. Questa la composizione della Commissione varata per far luce sull’ormai celeberrimo concorso provinciale dove le "donne della Lega" l’hanno fatta da padrone, classificandosi ai primissimi posti (leggi la notizia sul nostro sito).
Il presidente della provincia Daniela Molgora ha sempre detto di essere più che favorevole alla Commissione, a patto che le indagini andassero indietro nel tempo sino al 1985 quando in Broletto c’era Bruno Boni. Non si sa se sarà effettivamente così, fatto sta che la Lega ieri ha anche proposto di dare solo un mese di tempo alla Commissione per far luce su ciò che è avvenuto, ma la mozione non è passata: i lavori dureranno tre mesi, e di non dare il gettone di presenza ai membri, e nemmeno questa è passata. Il desiderio del Carroccio è di chiudere al più presto questa vicenda. Un po’ di pazienza, fra tre mesi (forse) si saprà tutto.
a.c.
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