Una sentenza della Corte d’Appello Bresciana potrebbe dare in via a una maxi campagna di richiesta risarcimenti al Ministero della Pubblica Istruzione della bresciana Maria Stella Gelmini.
Che è successo? Una insegnante ha chiesto alla Corte d’Appello di poter ricevere gli stipendi estivi degli ultimi 5 anni perchè lei, essendo precaria, è stata puntualmente licenziata a giugno e riassunta a settembre, per 5 volte. Il Ministero così risparmiava gli stipendi di luglio e agosto, contravvenendo però a una esplicita direttiva della Corte di Giustizia Europea che vieta questa cattiva pratica. Ora il Ministero farà ricorso alla Cassazione, ma potrebbe essere vano. La sentenza è stata molto chiara: l’insegnante non potrebbe essere precaria in quanto soddisfa un bisogno di personale permamanente, evidente anche dal fatto dei 5 anni consecutivi che sta lavorando.
L’insegnante verrà risarcita di circa 13mila euro, ciò che preoccupa il Ministero, e il Ministro, è però l’effetto emulazione: in Italia lavorano nella scuola decine di migliaia di precari.
a.c.
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