Dal “cubo bianco” alla vicenda della scuola di Adro, Mario Labolani, assessore ai lavori pubblici in Loggia, conversa con Bsnews e chiarisce il proprio punto di vista su molti progetti che riguardano la città e i bresciani.

Partiamo dal contestato progetto del “cubo bianco” che dovrebbe sorgere in Largo Formentone, perché secondo lei ha incontrato tanta ostilità tra i bresciani e persino qualche perplessità nella sua maggioranza?

Prima di tutto abbiamo sbagliato a pubblicizzare una foto del progetto che non era veritiera e non rendeva merito all’edificio, quindi il primo rendering apparso sui giornali ha suscitato parecchie polemiche da parte dei bresciani che non hanno amato l’estetica dell’edificio. Se, invece, si guarda adesso la foto il vero rendering è del tutto diverso, tanto che sono scomparse anche le perplessità di molti colleghi. Anche l’intervento del vice sindaco Rolfi in consiglio comunale è stato positivo.

Per quanto riguarda il progetto in quanto tale bisognava decidere se Largo Formentone rimanesse uno spazio vuoto oppure no. Con la caserma Randaccio che diventerà un campus universitario e l’Università a poca distanza si crea un triangolo eccellente per la formazione che essendo situato in pieno centro riqualifica il centro stesso. Guardi che non è prevista solo un’aula studio di 200 posti, ma anche uffici per il Duc e al piano superiore spazi polifunzionali che potranno ospitare mostre e allestimenti di varia natura. La struttura come concepita dal progetto che ha vinto il concorso di idee, modalità suggerita anche dall’Ordine degli architetti, trova il rispetto delle norme più all’avanguardia in materia di edilizia ecosostenibile.

L’opposizione polemizza anche sui costi e quindi sulla priorità dell’opera, suggerendo una ristrutturazione di Palazzo Avogadro…

Chiariamo subito che il costo per smonatare l’attuale pensilina ammonta a 40 mila euro più Iva e altrettanti 40 mila per rimontarla altrove, il lavoro lo sta già facendo la Sicar, società che a suo tempo la montò nella piazza. Si compone di 250 pezzi. Era dunque impensabile nelle more dei lavori lasciare il tutto abbandonato al Parco Pescheto, motivo per cui verrà depositata temporaneamente nei magazzini del Comune, per poi essere montata nel parco.

Per quanto riguarda, invece, Palazzo Avogadro, l’edificio è vecchio e rimetterlo a norma significherebbe un esborso di circa 10-12 milioni di euro per lavori che potrebbero durare anni. Con il cubo se ne spendono circa un milione e mezzo e la struttura sarà pronta in 18 mesi.

Ma non è che questa Giunta vuole abbattare per motivi simbolici quello che aveva progettato la precedente, in modo da per prenderne le distanze radicalmente?

Sono scelte urbanistiche diverse, compreso il progetto di abbattere le torri di San Polo.

Per quanto riguarda il Mercato dei Grani in piazza Arnaldo, rimane dell’idea di vendere,  perché sembra che il vice sindaco non sia molto d’accordo?

Riassumo: dopo l’inaugurazione del nuovo parcheggio di piazzale Arnaldo sono disponibili ben 300 posti auto che si sommano con i 200 della caserma Goito, ora il palazzo del Mercato dei Grani è degradato, quindi dicevo semplicemete che sarebbe auspicabile lanciare un concorso di idee anche per recuperare quel sito. Io personalemente vedrei bene la progettazione di un’area museale dedicata alla cultura ed al commercio con la possibilità di rivedere anche la stessa piazza Arnaldo.

Tutti concorsi d’’idee, ma allora avrebbero ragione quelli che sostengono che  questa maggioranza non ha una propria idea della città…

Guardi è la stessa storia del Parco delle Cave che oggi proprio non esiste. Esistono delle cave, per ora in mano ai privati. Poi ci sono i problemi dei costi: pensi che la ristrutturazioine di Campo Marte decisa da Corsini e, a mio parere cosa buona, costa però 2 milioni e mezzo di euro all’anno solo di manutenzione, la recinzione ne costa da sola ben 800 mila.Con la caserna Randaccio vogliamo realizzare un campus universitario e per l’ex Polveriera siamo aperti anche ai contributi che verranno dalla città, quindi non si può dire che non abbiamo un’idea della città, ne che vogliamo demolire per il gusto di distruggere quello che è stato fatto in passato. Certo abbiamo un’altra idea di città: una Brescia metropolitana collegata con i comuni limitrofi. Le dirò anche un’altra cosa: il vero parco verticale della città è la Maddalena che andrebbe riqualificata, magari pensando di recuperare la funivia, mentre la cittadella dello sport è già un progetto.

Anche il nuovo Rigamonti ha avuto il suo debutto e molti preferirebbero lasciarlo al suo posto…

Non è possibile pensare che si continui a tenere lo stadio in una zona densamente abitata dove le partite costringono a blindare il quartiere con le lamentele di residenti e commercianti. Senza contare che la struttura anche se riqualificata rimane inadeguata per la serie A.

Cittadella dello sport, cubo bianco, sede unica del Comune, tutti progetti corposi decisi però in mancanza di un Piano di Governo del Territorio?

A breve si svolgerà l’ultimo focus e mi auguro che tra pochi mesi il PGT arrivi in Consiglio.

Lei sembra l’unico a credere nella metropolitana, progetto un po’ “tollerato” dai suoi colleghi, quali problemi esistono ora?

Nel 2012 parte e quando ci siamo insediati non avevamo nemmeno un progetto sulle opere complementari, quindi per fornire maggiore appeal al metrobus è normale che intorno alle stazioni si concepiscano strutture, perché non si realizza una metropolitana nel deserto.

Però dove sarà ubicata la sede del Comune, ossia agli ex Magazzini, non è prevista la fermata del metro, non le pare un controsenso?

I vecchi uffici di via Marconi andavano riqualificati e in quel posto sono allo studio soluzioni per diversi usi sociali e comunque è già allo studio anche un collegamento della metro con l’area dei Magazzini.

Cosa ne pensa della scuola realizzata ad Adro con i simboli della Lega sparsi un po’ ovunque?

Io vado molto d’accordo con gli amici della Lega pur essendo profondamente nazionalista, ma stavolta sono contrario.E’ una forzatura, la scuola rimane un posto pubblico. Ben ha suggerito il provveditore Raimondi: si poteva utilizzare la rosa camuna per richiamare il territorio.

Dopo il divorzio di Fini da Berlusconi, lei rimane con il Pdl, ma anche a Brescia nasce Futuro e Libertà che rivendica la storica sede di piazzale Corvi?

Io ho da ben 38 anni la tessera del partito e sono rimasto amareggiato nel vedere allo storico appuntamento di Mirabello persone che con Alleanza Nazionale proprio nulla avevano a che fare. Cosa c’entra Chiara Moroni con la nostra storia? Non sono mai stato finiano e non condivido la scelta di un gruppo che al Nord trova ben poche adesioni. Quanto alla sede mi preme sottolinere che è stata acquistata con cambiali firmate da molti militanti, motivo per cui non credo proprio che qualcuno ne possa rivendicare la proprietà.

Federica Papetti

 

 

 

 

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Redazione BsNews.it

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