Don Corazzina: più verde per Brescia
Cosa non le piace dei progetti che contiene il Pgt per la zone Sud della città, luogo nel quale è anche situata la sua parrocchia?
Non contesto il Pgt, ma i piani dintervento che modificano in modo sostanziale la zona Sud di Brescia. Giusto per capire la portata del cambiamento basta considerare i metri di edificato che, per via Sostegno strada, dove cè anche la mia parrocchia, passano da 16 mila metri e 42 mila, il verde passa da 34 mila metri a soli 24 mila, anche se nel precedente Piano Regolatore tutta questa zona avrebbe dovuto avere una vocazione a parco. Non parliamo poi della viabilità che già ora registra nelle ore di punta il passaggio da 887 veicoli a 1848. Sono dati forniti da Brescia Mobilità, lei simmagina linquinamento che ne deriva e che ne deriverà, senza contare le esigenze di parcheggio. Quanto alledilizia convenzionata, nei Piani ne rimane una piccola fetta.Temo che questo territorio, se infittito con uffici e altri edifici commerciali, rischi di diventare disabitato.
Chi ha pensato tali soluzioni probabilmente pensa anche ad una riqualificazione della via che per ora risulta abbastanza degradata e con una concentrazione di abitanti stranieri molto alta
Siamo assolutamente contenti degli interventi di pulizia e riqualificazione effettuati in molte vie come per esempio via Sardegna, ma riqualificare non significa eliminare ciò che non va per aggiungere ciò che non va comunque.Questa zona, parlano sempre dati ufficiali, è una delle più inquinate dEuropa e procedendo come prospettato da questi piani non si tutela la qualità della vita delle persone. Quanto alla massiccia presenza dimmigrati non nascondo che mi piacciono le città colorate e comunque proprio per evitare ghetti andrebbe variata la prospettiva edilizia. Mi spiego meglio: oggi, accanto agli immigrati, la maggior parte degli abitanti è rappresentata da anziani con figli che non rientreranno nellabitazione dei genitori perché hanno già acquistato altrove. Ebbene, pianificamdo solo una piccola fetta di edilizia covenzionata ci saranno le case destinate ai bresciani, queste appunto, e quelle agli immigrati che subentreranno al posto dei tanti anziani. Inoltre, per progettare questo sviluppo non necessario non si è dialogato con il territorio che non ha avuto la possibilità dincidere in nessuna scelta.
Ma allora è vero che lei si occupa di cose che poco hanno a che fare con lo spirito?
Scusi ma allora quando i Servizi Sociali inviano ai parroci le persone quale sarebbe il rapporto con lo spririto ed il lavoro educativo nei grest? Tali riflessioni sono frutto di modelli vecchi e ideologici. Lo ripeto credo in Gesù Cristo che si è fatto uomo e con tale criterio telogico amministro la pastorale.Come sacerdote, come cristisno non posso non entare nel merito. E poi, oltre che sacerdote, sono un cittadino come gli altri che vive in città, paga le tassa,vota e ha il diritto di esprimere le proprie opinioni.
Nel successo della raccolta di firme per il referendum congtro la privatizzazione dellacqua intravede una nuona sensibilità nei confronti del creato?
Non solo, scorgo anche un rinnovato desiderio di partecipazione alla vita politica. Pensi ai comitati di Mompiano è quello contro le cave.
Sono però modalità che non vengono incanalate delle Istituzioni .
Non devono per forza essere incanalate perché il livello istituzionale e quello di base devono saper convivere. Riconosco pienamente a chi amministra una visione più ampia, ma credo non sia comunque giusto eliminare la mediazione con chi è più concentrato sul particolare, in una logica del bene comune.
A suo parere, quindi, di che cosa necessita Brescia?
Deve essere tutelato e programmato il verde, insieme ad una valorizzazione di spazi culturali che non si esauriscano nella scorpacciata di salamine. Inoltre, dovrebbero essere pensati quartieri con spazio sociali e poli scolastici capaci di favorire laggregazione e la socializzazione. Di commerciale non se ne sente la mancanza, basti pensare al Freccia Rossa, ne vogliamo ancora? Brescia rimane una piccola città di provincia, e lo dico con orgoglio, con solide tradizioni culturali,economiche ed educative.Tra laltro quando Paroli, in campagna elettorale, ci aveva propmesso uno sviluppo sulla falsariga del modello di padre Marcolini, non credo che, con quello che sta accadendo, abbia rispettato la promessa.
E di pochi giorni fa la notizia del boom delle iscrizioni ai grest organizzati dagli oratori. Una collaborazione tra Comune e Curia prevede anche il transito di parecchio denaro. Non ha paura che qualche volta tale situazione crei una sorta di ricatto capace di azzittire il clero su altre questioni.
Se cresce il numero di adesioni ai grest lo si deve alla passione educatica che, per tradizione, risiede nel clero bresciano sostenuto da una massiccia fetta di volontariato, quindi non credo proprio che sia un modo per comprare il clero che ha diritto ad esserte sostenuto esattamente come tante altre associazioni. Che poi ci sia anche il bisogno di purificare il nostro rapporto con il denaro va benissimo così come andrebbe sempre conservata la massima trasparenza e attenzione sulle nostre sponsorizzazioni. Direi che si tratta di una questione di stile di vita, ma rivendico con orgoglio e fierezza la tradizione oratoriale bresciana della quale faccio parte e che spero continui ad esistere.
Federica Papetti