La Loggia non si tira indietro per quanto riguarda la travagliata e costosa costruzione del futuro Museo dell\’industria e del lavoro bresciano, ma per la futura gestione.
Se nelle casse del comune si sono trovati nell\’ultimo bilancio altri 2,5 milioni di euro da destinare al Museo sarà davvero difficile che la Loggia si accolli anche la gestone dell\’opera. Oltre ai 15 milioni stanziati, l\’intenzione dell\’assessore all\’Urbanistica Paola Vilardi è quella di non scucire più nulla, a causa del solito patto di stabilità, e invita gli altri soggetti coinvolti nel progetto (la Fondazione Micheletti, la Provincia di Brescia, il comune di Rodengo Saiano, l\’AIB, la Camera di Commercio, l\’Università di Brescia e infine la Regione) a trovare qualcun altro che lo gestisca e che trovi le risorse necessarie (tramite gli sponsor) a farlo nel migliore dei modi. Quando sorgerà il Museo (nell\’area xe Tempini nel Comparto Milano) nessuno lo può dire. Chi lo gestirà, nemeno.
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