Per tanti abitanti della bassa bresciana il ricordo è andato indietro nel tempo sino a due anni fa, quando in un cassonetto posizionato fuori dal cimitero di Pralboino venne ritrovato il corpicino di un neonato. La vicenda di Pavone Mella è per certi versi simile, anche se ancora i dettagli sono piuttosto vaghi. I carabinieri però assicurano di avere una traccia da seguire, e l\’impressione è che presto potremmo saperne di più.
Di sicuro c\’è che ieri mattina una ragazza indiana 23enne che abita in un condominio che si affaccia su un giardinetto ha scorto dal suo appartamento un fagottino adagiato sul prato: un neonato, purtroppo senza vita, venuto alla luce poco prima. Di sicuro c\’è che il piccolo è nato prematuramente, pesa circa un chilo e mezzo, in viso ha dei graffi e un ematoma sul capo. Tutto il resto è ancora da definire. Pare che il piccolo possa essere figlio di una donna indiana o pachistana, due comunità molto presenti a Pavone Mella (circa il 12% della popolazione). La 23enne che ha visto il neonato ha chiamato i soccorsi, arrivati con l\’eliemabulanza, ma non si è potuto fare nulla:il bimbo era già privo di vita.
Il neonato è stato abbandonato sull\’erba del giardinetto. Chi l\’ha lasciato voleva dunque che qualcuno lo trovasse, non ha occultato il corpo, non l\’ha nascosto. Ma perché proprio nel giardinetto di via Otto Marzo? L\’accesso al prato può avvenire solo tramite lo scivolo che porta ai garage del condominio, e non è da tutti sapere questa cosa. I carabinieri stanno indagando.
a.c.
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