Una indagine condotta per A2A dall\’Istituto Mario Negri di Milano tra 2008 e 2009 è finita sul tavolo di alcune associazioni ambientaliste bresciane che, dopo aver attentamente studiato la relazione, passano all\’attacco contro l\’inceneritore di San Polo.
Legambiente, Italia Nostra, Codisa e Ricominciamo da Grillo avrebbero messo a confronto le rilevazione della concentrazione in aria di Pcb e diossine presenti nell\’area intorno all\’inceneritore con quelli riscontrati nel resto della città: i valori vicino all\’impianto sarebbero doppi rispetto alle restanti aree della città. Gli idrocarburi policiclici aromatici (ipa) sarebbero addirittura presenti in concentrazioni 10 volte superiori.
Cosa vuole dire? L\’inceneritore secondo le associazione che hanno studiato i dati dell\’Istituto Mario Negri inquinerebbe non tanto (non solo) al suo interno ma nell\’area circostante, fino a un raggio di almeno 1500 metri dai camini; le sostanze inquinanti inoltre sarebbero le prime responsabili della contaminazione di suolo nell\’area interessata (e quindi del foraggio, delle coltivazioni e del latte prodotto dai bovini).
Per ora A2A non ha diramato dichiarazioni ufficiali.
a.c.
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