“Sarebbe un duro colpo per la nostra Provincia” Così Daniele Molgora, Presidente della Provincia di Brescia e Sottosegretario al Ministero dell’economia, commenta l’esclusione del Lago di Garda dall’elenco dei beni demaniali che verrebbero trasferiti dallo Stato a Regioni ed enti locali secondo il decreto legislativo in corso di discussione dalla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale.
“Il Lago di Garda è una delle eccellenze del nostro territorio – afferma Molgora -, per questo non può e non deve continuare ad essere gestito a livello centrale dallo Stato. Si tratta di un bene troppo prezioso, che richiede prossimità con i centri di controllo e un’approfondita conoscenza perchè le spiagge possano essere tutelate e essere gestite nel migliore dei modi. Non si confonda la regolazione dei livelli delle acque con l\’utilizzo e la tutela degli spazi demaniali. Non si comprende perchè la valorizzazione demaniale venga attribuito al livello regionale (con possibile delega poi alle province) per il demanio marittimo e per i laghi più piccoli, mentre questo non valga per il maggiore dei laghi del paese. Ritengo invece che proprio per questo motivo il Garda vada assolutamente riconsegnato ai suoi governi territoriali, in linea con la principale finalità di questo primo decreto attuativo della riforma federale.”
Di qui l’appello del Presidente Molgora al Parlamento, cui ora spetta il via libera al provvedimento: “Chiediamo con urgenza di riconsiderare questo aspetto del decreto legge sul federalismo demaniale, perché il trasferimento agli enti locali sia previsto anche per i beni che, come il lago di Garda, interessano più di una Regione. Essere un bene sovraregionale è tutto fuorché un limite – conclude Molgora –; i confini delle competenze sono già ben delineati dalla natura.”
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