Le scuole bresciane hanno le tasche vuote . I docenti non ricevono dall\’anno scorso la retribuzione accessoria e i presidi non hanno più le risorse per pagare supplenti, comprare carta, operare i necessari interventi di manutenzione, ordinaria o straordinaria, pagare le cooperative di pulizia. Per discutere la spinosa situazione, ieri, presso la scuola media Bettinzoli, l\’Asab (Associazione Scuole Autonome Bresciane) ha promosso un\’assemblea a cui hanno partecipato i presidi di città e provincia. Secondo l\’associazione, le scuole dovrebbero ricevere dal Ministero della Pubblica Istruzione 25-30 milioni di euro di residui attivi arretrati, soldi che le scuole hanno già speso e che dovrebbero essere rimborsati. In più, il Ministero guidato da Mariastella Gelmini non ha elargito un singolo euro al finanziamento amministrativo e didattico e per il personale supplente o per lo straordinario. A questo si aggiunga la drastica riduzione dei fondi a sostegno di stage. Pesanti le ripercussioni sull\’andamento degli istituti, alle prese con classi sguarnite, attrezzature e materiale di consumo assolutamente insufficiente.
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