Un calo così vistoso era difficilmente ipotizzabile, ma analizzando in dettaglio la situazione del trasporto urbano a Brescia l\’impressione che se ne ricava non può essere molto distante dalla realtà.
Centro storico aperto alle auto, parcheggi in aumento (anche in piazze come quella del Duomo), corsie riservate agli autobus che spariscono, lavori per la metropolitana che sconvolgono le corse e gli orari degli autobus: tutto questo non può che portare ad una diminuzione del numero di biglietti venduti per il trasporto cittadino. Circa 200mila in meno da gennaio sino a fine novembre rispetto agli stessi undici mesi del 2008. Fortunatamente "tengono" gli abbonamenti, anzi i passeggeri che li utilizzano sono cresciuti di 57mila unità (chi si abbona? Gli studenti, gli immigrati e gli anziani, le fasce "deboli" della popolazione, coloro che non possono comprarsi l\’automobile e sono obbligati ad utilizzare il mezzo pubblico che gode ormai di pochissimo appeal), ma il bilancio è assolutamente in rosso, anche quello delle entrate per Brescia Trasporti, in calo del 5%.
Urge un cambio di rotta, aspettare la metropolitana potrebbe essere troppo tardi anche perché certe abitudini (l\’utilizzo della macchina sempre e comunque) difficilmente si perdono.
a.c.
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