Un comitato spontaneo, apolitico e apartitico, contro la recinzione e la chiusura serale e notturna del Parco dei Poeti al Villaggio Badia.
Mille le firme raccolte (su una popolazione di 3600 persone), soprattutto giovani, contro la proposta avanzata con convinzione dalla Lega Nord che vede il recinto come un efficace strumento di repressione del crimine. Di parere opposto i giovani promotori della raccolta-firme, che dalle pagine di Bresciaoggi dicono: «Questa questione è stata politicizzata. Però in verità noi non apparteniamo a nessun partito. Semplicemente, alcuni fruivano dello spazio in orario serale e notturno e sono dispiaciuti di non poterlo fare più. C’era gente che soprattutto d’estate lo riteneva un vero e proprio punto di ritrovo. Così man mano che spuntava il muro abbiamo pensato di muoverci, di fare qualcosa. Primo, crediamo che al parco dei Poeti non esista alcun problema di criminalità. Secondo poi, se anche i problemi ci fossero non credo si risolvano in questo modo. Riteniamo che non sia giusto chiudere lo spazio sottraendolo al controllo della popolazione e delle forze dell’ordine. Potrebbe rivelarsi controproducente proprio per la sicurezza».
a.c.
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