Un consumo di terra fertile pari a circa 40 ettari, 120mila metri quadrati coperti da capannoni alti sino a 30 metri. Un vero e proprio "mostro" nel cuore della bassa bresciana, fortemente impattante per quanto riguarda l\’aspetto della pianura, l\’inquinamento atmosferico, il traffico pesante (oltre 400 i camion che giornalmente arriverebbero al polo percorrendo la Quinzanese, già al collasso da anni), l\’equilibrio idro-geologico (quanta acqua giungerà nel comune immeditamente a sud di Azzano Mella, Dello?). Eppure il comune e gli enti sovracomunali (provincia e regione, che mai si sono espressi chiaramente in contrarietà al progetto) che dovrebbero tutelare il cittadino non fanno nulla per fermare l\’iter, acceleratissimo, che porta alla costruzione del polo logistico e di trasformazione di derrate alimentari.
Ieri in mattinata l\’incontro del comune di Azzano con i comuni vicini (Mairano, Dello e Capriano del Colle), a cui è seguita l\’assemblea pubblica. Forti, fortissime le perplessità della cittadinanza a cui non interessano i 5 milioni di euro che entrerebbero nelle casse comunali ma la salute dei propri figli. Non resta che affidarsi alla sollevazione popolare: certo è sconsolante non poter fare affidamento sulle leggi e subire i progetti calati dall\’alto, in pochi mesi, da amministratori.
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