Sono stati resi noti ieri pomeriggio i dettagli della proposta di cessione dell\’aeroporto D\’Annunzio da parte della Catullo Spa, presentata dal presidente della Provincia Daniele Molgora e dal presidente della Camera di Commercio Franco Bettoni. La bozza di intesa parla di un accordo per 2 società distinte, una a maggioranza bresciana per Montichiari, l\’altra veronese per lo scalo di Villafranca. In un prossimo futuro potrebbe entrare anche la società che controlla lo scalo bergamasco di Orio al Serio. L\’obbiettivo di questo accordo è innanzitutto quello di porre fine alle lotte tra le controparti bresciane e veronesi e instaurare una nuova fase di collaborazione che renda possibile l\’attuazione di una piattaforma aeroportuale per il nord-est d\’Italia. Per rilanciare in modo concreto ed efficace dell\’aeroporto di M\’ntichiari e in generale del sistema aeroportuale nell\’Italia settentrionale, i bresciani propongono alla Catullo di lasciare le concessioni per l\’aereoporto di Montichiari a Brescia, di riconoscere piena autonomia alla D\’Annunzio spa cedendo una parte delle quote veronesi. In cambio di queste concessioni, i bresciani promettono nuovo capitale da utilizzare per cancellare debiti e soprattutto rilanciare lo scalo. Adesso la palla passa a Verona che deve dare una risposta al più presto. Ogni giorno che passa infatti, il buco dello scalo bresciano, pari ad oggi a 5 milioni e mezzo di euro, aumenta.
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