Pochi minuti prima della mezzanotte, dopo 8 ore di trattative, è stato raggiunto l’accordo per l’acquisizione della Innse da parte del Gruppo Camozzi. Prima di concludere le trattative ci sono stati attimi di tensione, tanto da far temere che l’accordo tra le due parti saltasse. I motivi di dissenso riguardavano l’area industriale in cui ha sede lo stabilimento milanese. La società proprietaria, l’immobiliare Aedes, avrebbe dovuto cedere, oltre al terreno dove attualmente sorge la Innse, anche un’area supplementare. L’azienda avrebbe chiesto però una cifra maggiore rispetto a quanto stabilito nel mese di agosto. Non solo, restava da chiarire la questione della variante urbanistica nell’area intorno alla sede Innse, in via Rubattino. La Camozzi aveva infatti subordinato l’acquisto proprio alla realizzazione di questa opera infrastrutturale da parte del Comune di Milano. Anche su questo punto è stato trovato un accordo. E’ stato stabilito infatti che, in caso di mancata realizzazione della variante, all’azienda bresciana verrà concessa la possibilità di affittare l’area a canone agevolato per 30 anni. Un accordo che ha permesso di superare gli ultimi ostacoli e siglare l’accordo definitivo, che renderà possibile il definitivo e formale passaggio di proprietà il prossimo 12 ottobre.
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