Duecentomila bresciani saranno sottoposti a vaccino entro il mese di ottobre, altri trecentomila nei mesi successivi. L’Asl si dovrà fare carico della somministrazione del vaccino distribuito gratuitamente dallo Stato; un lavoro che si preannuncia impegnativo ma non eccessivamente visto che la struttura è collaudata ed ogni anno vengono comunque vaccinati oltre 170mila tra anziani e persone a rischio influenza. Anche per questo ceppo di virus ci sono delle priorità da rispettare, invertite però rispetto agli altri anni: a rischiare di più sono infatti i bambini e i giovani dai 2 ai 27 anni, probabilmente vaccinati già a ottobre assieme a chi è affetto da gravi patologie, al personale sanitario, quello di sicurezza (polizia, carabinieri, vigili del fuoco), agli operatori di protezione civile e a chi svolge lavori di pubblica utilità essenziali (energia, rifiuti, telecomunicazioni, acqua).
Nella provincia di Brescia i contagiati da maggio sino ad oggi sono stati 62, tutti guariti.
a.c.
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