E’ passato un mese, ma ancora a Sirmione le polemiche post-elettorali non si placano. A ragione. Evidentemente se un esposto della minoranza è stato accolto dalla Corte d’Appelo di Brescia, e inviato alla Procura della Repubblica, qualche motivo per indagare ci sarà pure.
I fatti: domenica 7 giugno alle ore 6.30 vennero trovati in un seggio il presidente dello stesso e il segretario. Non avrebbero potuto entrare prima dell’arrivo di tutti gli altri scrutatori. Un vigile stese un verbale dell’accaduto.
Sempre nella stessa giornata, ma verso l’orario di chusura del seggio, alle ore 22, testimoni hanno visto il parente di un candidato, e forse addirittura alcuni candidati alle comunali, trasportare al seggio una ventina di cittadini comunitari residenti a Sirmione per invitarli a votare. Nulla di male in tutto ciò, ma è giusto che qualcuno indaghi anche perché già durante quella domenica si sfiorò la rissa tra persone delle liste in corsa.
a.c.
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