L’Osservatorio permanente sulla cooperazione, costituitosi nel novembre 2007, ha denunciato ieri nell’incontro pubblico che si è tenuto in via Cefalonia presso la Direzione Provinciale del Lavoro che circa il 45% delle cooperative bresciane o esistono solo sulla carta oppure servono a mascherare utilizzo di manodopera sottopagata o in nero e a procurare facilmente permessi di soggiorno. Dati qualtomeno allarmanti, a maggior ragione se sono gli stessi dirigenti di Confcooperative a diffonderli. Le percentuali emerse non sono frutto di stime ma si basano sui dati raccolti nell’indagine provinciale promossa un anno fa, indagine che ha passato al setaccio 1.077 cooperative operanti in provincia. Pieno sostegno a fare chiarezza è stato espresso dal neo assessore di Palazzo Broletto alle Attività Produttive, Giorgio Bontempi.
Au.Bi.
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