120 posti di lavoro che potrebbero scomparire a fronte degli attuali 167 impiegati. Un vero e proprio disastro occupazionale quello che si prospetta in Valle Camonica dopo le intenzioni della Franzoni Filati di ridimensionare l’attività produttiva tra Esine e Piancamuno. Tutta la produzione, a parte il ramo sperimentale, verrà trasferita in Bosnia dove è attivo uno stabilimento da 200 dipendenti. La causa della chiusura è da cercare nella crisi che sta interessando l’economia mondiale, che ha portato il bilancio della Franzoni dai 130 milioni del 2003 ai 35 milioni previsti per il corrente 2009.
Secondo l’azienda parte degli operai che si troverebbero senza lavoro potrebbe trovare occupazione nel centro commerciale che, nelle intenzioni della dirigenza, potrebbe sorgere sull’area dismessa della fabbrica tessile a ridosso dell’ospedale di Esine, le trattative con il gruppo Lombardini sarebbero già state avviate. Ciò che più preoccupa i sindacati però sono i tempi di un progetto simile, anche considerando che il ricorso alla cassa integrazione non può più essere una risorsa, almeno sino ad agosto 2010.
a.c.
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