Si prospetta un triste epilogo per la vicenda-Meras a Manerbio. Dopo l’incontro di una settimana fa (leggi la notizia) tra sindacati e proprietà già qualcosa lo si poteva ipotizzare: ieri l’ipotesi è diventata una mezza certezza. I vertici aziendali hanno infatti comunicato che nelle loro intenzioni la fabbrica cesserà ogni attività a Manerbio e trasferirà parte della linea produttiva negli stabilimenti di Padova, Mendrisio e Tirano, dove verranno assunti 60 nuovi dipendenti. Quasi nessuna speranza per i 152 operai attualmente a busta paga: per loro due anni di cassaintegrazione e poi il licenziamento. I sindacati hanno sperato fino all’ultimo di ottenere un anno di standby, facendo lavorare a turno una sessantina di operai e sfruttando gli ammortizzatori sociali. Più drastica la proprietà, da agosto tutti a casa. Una sconfitta per tutti.
a.c.
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