La Giunta vieta i picnic

Addio picnic e partitine di calcio o di cricket nei parchi bresciani. Le ordinanze del Comune ritornano su un tema dove il buon senso lascia spazio a regolamenti severi al limite del fanatismo. Non c’è dubbio sulla necessità di conservare e garantire il decoro e la fruibilità degli spazi pubblici verdi, ma proprio la vocazione per la quale sono stati realizzati cozza con la nuova lenzuolata di divieti contenuta nel regolamento in via di definizione nella Commessione della Loggia.
Ad Istanbul, metropoli di otre 18 milioni di abitanti, famiglie numerose con parecchi bimbi e anziani al seguito si accomodano sulle rive del Bosforo dove dai numerosi falò domenicali si disperde un profumo di pesce alla brace che accompagna la scampagnata di persone semplici e innocue. Lunedì mattina tutto è pulito e i resti della gita fuori porta sono scomparsi, grazie, soprattutto, all’educazione dei gitanti.
Tra un barbecue improvissato sulle rive del luogo che riassume la contaminazione tra Oriente e Occidente e un panino consumato al parco Tarello scorrono abitudini e costumi diversi, ma l’essenza della nevrosi nostrana che circonda i parchi.
Che dire poi dell’ evenuale sanzione nei confronti degli adulti che osassero gigioneggiare su altalene e scivoli prediposti per i bambini. Beh certo il peso di cinquantenni e sessantenni desiderosi di rivevere con i nipoti tale ludica dimensione potrebbbe causare veri e propri atti di vandalismo. Ecco quindi correre al riparo con un regolamento che probisce l’uso improprio dei giochi. Attente anche voi, coppiette romantiche: i giochi sono solo per gli under dieci, sempre che non siano in sovrappeso.
Ma l’idea più sagace è il nome dell’amministratore del condomio che dovrà campeggiare sul portone di ogni palazzo padano. Una trovata che rinvia ai preziosi servigi offerti dal “capo condominio” della Cina maoista. Un servizo che viene svolto egregiamente anche dalle anziane signore di ogni paesello. Signore in pensione che, senza avere tale qualifica, monitorano l’andirivieni del palazzo, anzi spesso dell’intero paese. Queste simpatiche vigilantes ante litteram conoscono alla perfezione le biografie dei propri concittadini, “forester” compresi.
Federica Papetti

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Redazione BsNews.it

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