La cordata è in pista, pronta per il decollo. In cabina di comando Alberto Cavalli, presidente della Provincia, Adriano Paroli, sindaco di Brescia, Franco Tamburini, presidente di Abem e Franco Bettoni, presidente della Camera di commercio: questi i nomi degli uomini che rappresenteranno le loro amministrazioni nella cordata che punta a ottenere la maggioranza assoluta delle quote dell’aereoporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari, strappandole alla Catullo. Secondo i protagonisti della cordata l’operazione è fattibile a breve termine, la società veronese, che ha fatto registrare pesanti perdite negli ultimi mesi, sarebbe disposta a cedere Montichiari (altro buco nero: 30 milioni di euro di passivo dal 2002 ad oggi). Quanti soldi servono? Ancora presto per dirlo, innanzitutto non è chiaro che percentuale la Catullo è disposta a cedere. Tra istituzioni e privati (assieme alle banche: Banco di Brescia e un’altra decina di realtà bresciane) la cassaforte potrebbe contenere dai 30-40 milioni di euro fino addirittura ai 100, necessari per acquisizione e rilancio.
Au.Bi.
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