La Caffaro resta sola. Il tentativo avanzato dall’azienda di coinvolgere nel processo in corso a suo carico alcune aziende bresciane, secondo la Caffaro co-responsabili dell’inquinamento, è andato a vuoto e il giudice del Tribunale di Brescia ha escluso dal procedimento le ditte Ideal Clima, Ori Martin, Lucchini, l’Atb, l’Innse Berardi, l’Europa Metalli, l’Almag e anche l’Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia. Ora la Caffaro continuerà da sola (unica azienda, a cui si aggiunge la compagnia di assicurazione Augusta Spa) il processo che la vede imputata e, se il giudice Giovanni Frangipane lo riterrà opportuno, da sola dovrà risarcire il gruppo di agricoltori, con terreni a sud della fabbrica, che hanno lamentato danni causati dal pcb. Non solo: la Caffaro dovrà ovviamente risarcire le spese giudiziarie delle aziende chiamate in causa e ora assolte: 31.730 euro cadauna.
a.c.
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