L’impressione è che alla fine la scelta sulla candidatura del centrodestra per il Broletto scaturirà dal tavolo regionale al quale saranno seduti i big della politica nazionale, Berlusconi, Bossi, La Russa o Fini. Della trattativa pare non farà parte l’Udc che si smarca dalla coalizione per correre da solo. Ieri intanto a Palazzo Marino si sono fatte le prove con il Ministro Maria Stella Gelmini (Fi) e Ignazio La Russa (An) che hanno elaborato una bozza di accordo sottoposta alla Lega di Calderoli (presente all’incontro). Una spartizione vera e propria delle province nelle quali il 6 e 7 giugno si andrà al voto: 2 a Forza Italia (Milano e Pavia), due ad An (Monza e Lecco) e due alla Lega (Bergamo e Sondrio). Già, e Brescia? Nella nostra provincia si gioca la partita più complicata. Fi ha già espresso la sua candidatura con Romele, ieri un nome è stato avanzato anche da An: dopo l’accantonamento di Viviana Beccalossi ora il partito di Fini manda avanti Stefano Saglia, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. La Lega non ci sta e afferma di avere i numeri per far vincere un proprio uomo.
Una partita a scacchi giocata a tre, vedremo chi la spunta.
a.c.
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