Finisce il carcere il tunisino ventisettenne che nella notte tra venerdì e sabato ha compiuto tre reati che, si spera, serviranno a tenerlo per lungo tempo dietro le sbarre. Il primo attorno alle 22.30 in zona Carmine dove ha aggredito una prostituta russa: non riuscendo a ottenere un rapporto dalla donna le ha rubato la borsetta. Poco dopo il tunisino si dirige in via XX Settembre e minacciando una donna che sta aspettando un amico la deruba (secondo reato) dell’automobile, una Seat Ibiza con la quale raggiunge via Vallecamonica per il terzo reato: avvicina un’altra prostituta, domenicana naturalizzata italiana, e sotto la minaccia di un coltello a serramanico la violenta procurandole anche delle ferite con l’arma. Tutto finito? Nemmeno per sogno. L’uomo sabato girovaga con la sua nuova auto (rubata) sino a che imboccando contromano un senso unico attira l’attenzione della Polizia Locale che lo insegue e a fatica (il tunisino tenta di liberarsi con la forza dagli agenti) lo mette in arresto. Una volta in caserma i controlli incrociati con la Squadra Mobile e la ricostruzione della sua notte brava.
a.c.
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