Ai limiti della schiavitù

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    Un normale controllo di routine sulla strada di Rezzato ha portato alla scoperta di un fatto dai risvolti ben peggiori. I Vigili di Rezzato mentre stavano presidiando un posto di blocco hanno fermato un camioncino di un corriere espresso alla cui guida c’era un immigrato pakistano privo di documenti. Dai primi accertamenti è risultato che l’autista avrebbe dovuto lasciare il nostro paese tempo fa (luglio 2007) perchè oggetto di un decreto di espulsione. Fin qui, se non proprio normale almeno non troppo strano. L’autista però nell’interrogatorio ha rivelato alcuni particolari che hanno destato la curiosità degli agenti: l’uomo ha dichiarato di essere alle dipendenze di S.A., suo connazionale quarantenne, e di lavorare per dieci ore al giorno per una paga di soli 2 euro all’ora, in nero ovviamente. Ma non è finita: dalla paga mensile di circa 500 euro il datore di lavoro sottraeva 100 euro per le spese di affitto visto che il corriere dormiva in un appartamento di proprietà del "padrone" (è il caso di dirlo). L’autista è finito in carcere (ha solo cambiato aguzzino, da schiavo è passato a carcerato) e il datore di lavoro è stato denunciato e, in base alle norme del Pacchetto Sicurezza, rischia ora di perdere l’appartamento che affittava.
    a.c.

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