I commenti all’ordinanza

Subito dopo la deposizione dell’ordinanza da parte del giudice del Tribunale di Brescia si sono levati da ogni parte commenti. Perentoria la Giunta che per voce degli assessori al Bilancio, Fausto di Mezza, e ai Servizi Sociali, Giorgio Maione, annuncia di voler ricorrere contro l’ordinanza in ogni ordine e grado di giudizio, contro quella che hanno definito una "decisione contro i cittadini bresciani". Causa un precedente impegno il sindaco non si è presentato alla stampa ieri, così tocca a Di Mezza difendere l’operato della Giunta: «Oggi il Comune di Brescia spende centinaia di migliaia di euro in esclusiva per i cittadini stranieri. Con l’ordinanza si apre una strada pericolosa: se il bonus per i cittadini italiani è discriminatorio, lo sono altrettanto le misure pro immigrati». Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Maione: «Noi stiamo ipotizzando interventi per minori stranieri non accompagnati, iniziative per l’alfabetizzazione degli stranieri. L’aberrazione di un ragionamento del tipo "o per tutti o per nessuno" si rivelerà un boomerang per la Cgil e alla lunga porterà a divisioni e a danni. La Cgil dovrebbe riflettere sugli effetti che avrà sulla società la difesa di un mero egualitarismo. Se cittadini italiani o stranieri non otterranno il bonus, dovranno ringraziare la Cgil». Fabio Rolfi non va per il sottile affermando che «La Cgil rovescia le culle delle giovani coppie italiane, in nome di uno sterile garantismo ha voluto cogliere ogni opportunità per favorire gli stranieri, danneggiando le giovani coppie italiane che intendono mettere al mondo un figlio». 
Ovviamente esulta l’opposzione, Laura Castelletti e Emilio Del Bono esprimono la loro soddisfazione per quella che credevano "una sentenza già scritta": per il capogruppo del Pd il giudice non ha fatto altro che applicare la legge.
Soddisfazione anche per gli artefici della pronunciazione del giudice, la Cgil e i quattro immigrati che hanno presentato ricorso (non otterranno un risarcimento economico ma naturalmente non dovranno pagare le spese processuali, a carico del comune). La Cgil attraverso il segretario Marco Fenaroli festeggia ma al tempo stesso abbassa i toni della polemica e non vuole che la questione assuma per il sindacato una valenza politica: compito della Cgil è quello di tutelare i diritti della comunità. Fenaroli propone un’apertura alla Giunta invitandola a discutere con le forze sociali, come non è avvenuto in passato.

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Redazione BsNews.it

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