Sabato è tornato in campo, e il Brescia è tornato alla vittoria. Passano i giorni e si avvicina l’ora in cui il Tas (Tribunale arbitrale sportivo) emetterà la sentenza sulla richiesta della Wada di infliggere al giocatore una squalifica che potrebbe andare da uno a due anni. I fatti, ormai arcinoti, risalgono al primo dicembre 2007. Al termine della sconfitta subita dal Chievo mister Cosmi trattiene l’intera squadra negli spogliatoi per circa 40 minuti. Davide Possanzini e l’allora compagno di squadra Daniele Mannini (ora in forze al Napoli) arrivano all’antidoping in clamoroso ritardo, ma senza alcuna intenzione di saltarlo. In ottobre c’è stata l’udienza al Tas di Losanna; entro venerdì la sentenza. Nessuno vuole pensarci: un anno di squalifica sarebbe un’enormità da scontare per un calciatore che non ha fatto nulla.
A.C.
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