A distanza di alcuni giorni dall’approvazione in Senato della riforma della Pubblica Istruzione promossa dal ministro Gelmini cerchiamo di capire alcuni degli effetti che tale riforma farà ricadere sulla nostra provincia. Uno di questi sarà la chiusura delle scuole elementari (e, però ancora da confermare, le scuole materne) "sottodimensionate", cioè con meno di 50 alunni. Innanzitutto una precisazione: dovrebbero rimanere escluse dal provvedimento di chiusura le scuole, seppur piccole, di montagna o nelle piccole isole, dove cioè sono difficili i collegamenti; questo accordo è stato trovato tra ministero e la Commissione per le Questioni Regionali ancora prima dell’approvazione del decreto legge 154. Quali le scuole con meno di 50 iscritti? In totale in provincia sarebbero 43, se si escludono le 30 situate nei paesi di montagna ne rimangono 13 di cui 6 in città e 7 nella Bassa: Capriano del Colle, Chiari, Corzano, Leno (Porzano), Lonato (materna di Maguzzano), Longhena, Orzinuovi (materna di Coniolo). Un rapporto sulla situazione degli istituti da tagliare è atteso dal governo entro la fine di novembre; l’incarico spetta alla Regione che chiederà la collaborazione della Provincia.
Intanto con la riapertura delle scuole dopo i due giorni di riposo per la festività di Ognissanti c’è attesa per scoprire se la protesta degli studenti riprenderà, anche nella nostra città.
Au.Bi.
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