La minoranza aveva autoconvocato il consiglio provinciale per presentare una bozza di delibera avente come oggetto il rilancio dell’aereoporto di Montichiari. La maggioranza dopo alcuni attimi di indecisione propone alla minoranza di firmare un patto comune per trovare definitivamente la soluzione, condivisa, alla delicata situazione di stallo in cui si trova il D’Annunzio. Al termine della seduta all’unanimità viene approvato un documento che affida al presidente Alberto Cavalli la missione del rilancio dello scalo. Il compito di Cavlli sarà quello: «di attivare una ricognizione, con il coinvolgimento dei soggetti protagonisti pubblici e privati e per riferire in coerenza con gli interessi della comunità bresciana, entro il mese di novembre, alle commissioni competenti, circa la praticabilità di soluzioni condivise atte al rilancio della struttura aeroportuale».
E’ stato un lungo pomeriggio quello di ieri, non sono mancate accuse reciproche e rimproveri, la seduta è stata sospesa un paio di volte ma alla fine si è trovato un punto d’incontro affidando l’incarico a Cavalli che entro novembre dovrà proporre in consiglio una soluzione. Certo, nulla ancora è risolto, ma perlomeno c’è la volontà per farlo. Maggioranza e opposizione sembra siano finalmente in accordo sul fatto che la governance del D’Annunzio debba essere prioritariamente bresciana, nè veronese nè bergamasca.
Un mese di tempo, vedremo.