Il pentimento di Regoli

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    3 anni e 8 mesi di condanna per le otto rapine messe a segno in altrettanti istituti bancari in soli 10 mesi: questa la pena inflitta a Cristian Regoli, trentaquattrenne di Anfo arrestato lo scorso febbraio. Singolare la storia di Regoli: in passato ha gestito con il padre una pizzeria sul lago d’Idro, poi il radicale cambio di vita e le rapine in otto banche; dopo la cattura il pentimento, sincero, per le malefatte. Anche ieri davanti al giudice Lorenzo Benini, che lo ha condannato per sei delle otto rapine) ha ribadito il proprio rincrescimento e ha espresso il profondo rammarico per aver sottratto soldi non suoi spaventando gli impiegati delle banche rapinate. Nei mesi scorsi addirittura Regoli ha simbolicamente devoluto duemila euro ad un’associazione di beneficenza.
    Ricordiamo la sua vicenda: tra il febbraio e il dicembre 2007 Cristian Regoli con l’aiuto di un complice mise a segno le otto rapine. L’uomo venne più volte ripreso dalle telecamere degli istituti di credito con diversi camuffamenti ma al suo arresto, avvenuto mentre era a Trento in visita alla figlia e all’ex moglie, si è giunti solo grazie alla cattura del complice che aveva il suo numero in rubrica, sotto la voce "psicologo".
    Ora il carcere, dove avrà tempo per meditare sui suoi sbagli.
    Au.Bi. 

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