Amara trasferta ad Ancona per il Brescia: arriva la prima sconfitta stagionale, dopo tre pareggi consecutivi e la bella vittoria di sabato. Era tornata la fiducia, la classifica non era più così allarmante, ma la sfortuna ci ha messo lo zampino. L’infermeria già affollata con i degenti Baronio, Jadid, Dallamano, Bega e Caracciolo viene riempita del tutto con il portiere nazionale Viviano, forfait pochi minuti prima della gara, Zambelli (indurimento al muscolo della gamba destra) dopo pochi minuti dal fischio d’inizio e capiano Re David Possanzini al 36esimo del primo tempo, ma già da dieci minuti passeggiava dopo essersi infortunato commettendo fallo su un avversario. E questa è sfortuna. Due gol subiti e pochissime occasioni per realizzarne. Il primo gol Berardi (sostituto di Viviano) lo incassa su punizione concessa per fallo al limite dell’area di Martinez già al minuto 16; il secondo in avvio di ripresa. Prima e dopo davvero poco da segnalare se non un tiro fuori di Nsereko al 46esimo e l’espulsione di un avversario al 28esimo della ripresa, ma la superiorità numerica non porta ad alcun vantaggio.
Un passo indietro rispetto alle prime quattro partite, dal punto di vista del gioco e della personalità in campo. Come spesso accade nel calcio ora la sorte ha fatto si che la prossima partita possa rappresentare una svolta: posticipo serale, lunedì al Rigamonti, contro il Parma, in chiaroscuro come il Brescia nell’avvio di stagione. I due giorni in più di riposo potrebbero essere utili per recuperare qualche infortunato.
A.C.