Rapporti tra direzione aziendale e sindacati: tra tante notizie negative che si leggono e si sentono ne giunge una tanto inaspettata quanto gradita: l’industria di vernici Franchi&Kim di Castenedolo ha deciso di istituire delle “borse di studio” aziendali per i figli dei propri dipendenti. E sotto la notizia non c’è nessun trucco, nessuna media scolastica da piccolo genio da raggiungere, nessun iter burocratico fantozziano: è sufficiente essere dipendente a tempo indeterminato e autocertificare l’appartenenza del figlio a carico a un istituto scolastico senza bocciatura per l’anno preso in esame. L’iniziativa è stata prontamente accolta dai vertici dell’industria sollecitati in tal direzione dalle rappresentanze sindacali, legittimamente soddisfatte dell’accordo raggiunto. L’idea di fondo è innovativa e arriva in un momento di sincera difficoltà per tante famiglie alle prese con i cronici problemi ad arrivare a fine mese ai quali si aggiungono le spese per l’istruzione dei figli: acquisto libri, acquisto del materiale di cancelleria, abbonamento all’autobus, pasti fuori casa ecc. L’importo dei bonus elargiti: 100 euro per l’ultimo anno del ciclo elementare e le prime due classi della media inferiore; 150 per chi ha ottenuto la licenza media e per gli studenti delle medie superiori; 200 euro per i neomaturi e gli universitari in corso.
A.C.
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