E’ una vicenda che riguarda la vecchia municipalizzata milanese, ma le ricadute di questa inchiesta potrebbero essere gravi anche per quanto riguarda A2A visto che i vertici di Aem sono ora al comando della nuova società. Le accuse formulate dalla Procura di Milano non sono di poco conto, e vanno dalla truffa aggravata all’ostacolo delle operazioni degli organismi di controllo e vigilanza fino alla violazione fiscale in materia di accise, il tutto per essere a conoscenza di fatturazioni gonfiate del 15% riguardo all’erogazione del gas. Le persone che hanno ricevuto la notifica relativa alla conclusione delle indagini sono dieci, e per loro ci sarebbero intercettazioni telefoniche che lasciano spazio a pochi dubbi. Tra gli indagati c’è l’ex amministratore delegato di Aem Giuliano Zuccoli, oggi presidente del consiglio di gestione di A2A. Alla notizia del termine delle indagine è seguito ieri un calo in borsa dell’1,70%, ma si temono ben più gravi conseguenze per A2A, anche se gli eventuali illeciti sono stati compiuti ben prima della fusione. Le ricadute economiche e penali potrebbero essere molto pesanti e ciò preoccupa non poco i vertici bresciani della società, a dir poco infastiditi del fatto che la cosa è stata tenuta segreta al momento della contrattazione per la fusione.
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