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Cdl spaccata nei comuni più grandi

Da il Brescia, 29 aprile 2007 – Andrea Tortelli

La Casa delle libertà correrà compatta in tutti i Comuni. La promessa Forza Italia, An, Udc e Lega Nord l’avevano fatta non più tardi di qualche settimana fa. Ma evidentemente nel frattempo qualcosa è andato storto. A Desenzano e Rovato, infatti, la Cdl si presenta unita soltanto sulla carta, visto che in entrambi i Comuni – i più popolosi fra quelli chiamati alle urne in questa tornata – i dissidi interni a Forza Italia si sono tradotti nello sdoppiamento delle liste. Nella capitale della Franciacorta l’ex capogruppo in consiglio Vittore Martinelli non ha digerito l’accordo del centrodestra con l’ex sindaco leghista Roberto Manenti (quello dell’ordinanza in cui si vietava ai non cattolici di avvicinarsi a più di 15 metri dalle chiese) e ha deciso di creare una sua lista. Stessa scelta per Enrico Frosi a Desenzano che non ha gradito la decisione – arrivata dalle segreterie provinciali della Cdl – di candidare alla carica di sindaco Cino Anelli. Proprio colui che cinque anni prima – dopo aver rotto con Forza Italia – con la sua lista civica aveva raccolto il 25,8 per cento dei voti aprendo le porte alla vittoria di Fiorenzo Pienazza nonostante il Garda sia da sempre una delle roccaforti del centrodestra nel Bresciano. Non è andata meglio a Odolo dove la Lega ha deciso di presentare una lista autonoma mentre la coalizione uscente (d’impronta civica, ma vicina alla Cdl) ha prodotto due candidati: il sindaco Adriana Vitali e il suo vice Giovanni Costanzi.
Ben più grave – perché di carattere politico – è però la spaccatura che si è consumata a Cazzago San Martino e Darfo Boario Terme. Nel primo Comune Forza Italia e Lega hanno fatto asse su Antonio Mossini, mentre Udc e An hanno candidato Leonardo Sardini lanciando accuse pesanti agli “alleati” (il segretario dei centristi, Gianmarco Quadrini, ha parlato di veti del Carroccio). Copione quasi identico a Darfo dove Azzurri e Lega hanno deciso di ricandidare il sindaco uscente Francesco Abondio, proprio colui che pochi mesi prima aveva cacciato Corrado Ghirardelli (oggi assessore provinciale di An) dalla giunta. Per tutta risposta Alleanza nazionale e Udc hanno rilanciato in pista l’ex sindaco (ultrasettantenne) Luigi Pelamatti. E nel frattempo i candidati del centrosinistra recitano con Mao Tse-tung che “Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente”.

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Redazione BsNews.it
Tags: udc

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