Teleriscaldamento A2A, superata quota 42 milioni di metri cubi scaldati

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Con la stagione termica 2016-17 sale a 42 milioni la volumetria servita dalla rete del teleriscaldamento di A2A nella città di Brescia. Il sistema di teleriscaldamento venne sperimentato per la prima volta a Brescia 43 anni fa in un quartiere di nuova costruzione per poi estendersi a buona parte della città. Oggi la rete è alimentata dal termoutilizzatore e dalla centrale Lamarmora.

Grazie al contributo del termoutilizzatore e dei sistemi di cogenerazione ad alto rendimento della centrale Lamarmora, il sistema di teleriscaldamento evita ogni anno l’emissione in atmosfera di oltre 400 mila tonnellate di CO2 e il consumo di oltre 150 mila tonnellate equivalenti di petrolio (le emissioni evitate si riferiscono al contributo fornito dal Sistema Energetico Integrato nella sua totalità, ovvero teleriscaldamento, produzione elettrica da cogenerazione e ciclo dei rifiuti con termoutilizzazione).

Progetto “Calore in Rete”

A2A Calore & Servizi ha promosso il progetto “Calore in Rete” in sintonia con le linee guida comunitarie sul miglioramento dell’efficienza energetica attraverso lo sviluppo di infrastrutture di teleriscaldamento. Il progetto è finalizzato alla ricerca di fonti di calore da cicli produttivi disponibili sul territorio utilizzando le filiere produttive. Consiste nel mettere in rete il calore attualmente disperso in atmosfera, rendendo più efficiente e sostenibile il processo di raffreddamento e di depurazione dei fumi. In un’ottica di uso razionale dell’energia e di sostenibilità ambientale è impensabile continuare a sprecare calore utilmente sfruttabile da una rete di teleriscaldamento. A Brescia il primo di questi progetti è quello sviluppato con l’acciaieria Ori Martin che consentirà di recuperare calore pari a 10 MW, altrimenti disperso nell’ambiente. Il progetto “Calore in rete” rappresenta un’ulteriore spinta al consolidamento della leadership di A2A Calore & Servizi non solo in termini di volumi di calore erogato ma anche e soprattutto di innovazione tecnologica, efficienza energetica e qualità ambientale.

Progetto “Estate Fredda”

Dopo la fase test del 2015, condotta su una palazzina uffici della sede di A2A di via Lamarmora, sono stati realizzati i primi impianti di produzione del freddo utilizzando il calore della rete di teleriscaldamento. Il servizio di condizionamento è basato su macchine ad assorbimento, in grado di produrre acqua refrigerata a partire dall’acqua calda del teleriscaldamento prodotto dal termoutilizzatore nel periodo estivo.

Dalla fase test è stato possibile stimare la validità di questa tecnologia in termini di emissioni evitate di gas serra in atmosfera che, per un impianto di 100 kW alimentato termicamente ed elettricamente da un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti come quello di Brescia, permette una riduzione di circa 20,5 tonnellate all’anno di CO2, ovvero -92% rispetto ad un gruppo frigorifero tradizionale di pari potenza, oltre ad una riduzione del 100% sull’effetto serra per l’assenza di gas fluorurati nocivi per l’ambiente presenti nei gruppo frigoriferi tradizionali.

La fase di implementazione ha riguardato quest’anno prevalentemente edifici pubblici. In particolare nel luglio 2016 è stato installato ed avviato un gruppo da 170 kW presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Brescia, nell’ambito del vigente contratto di gestione del calore. Inoltre, sono in fase di completamento ulteriori studi per installazioni future.

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