Ghedi, raccolta firme per dedicare piazzetta Arcioni a don Murgioni
A Ghedi sta prendendo sempre più piede un’iniziativa sorta in modo spontaneo all’interno della stessa comunità per fare in modo che la piazzetta Arcioni, antistante l’ingresso della nuova Biblioteca Comunale, possa venire intitolata a don Pierluigi Murgioni.
È quindi iniziata una raccolta di firme (al momento sono oltre seicento), lanciata dalla “Casa della Misericordia” , consegnata al sindaco Federico Casali e depositata all’ufficio protocollo del Comune. Sarà poi il Consiglio Comunale a valutare la richiesta e a decidere in merito.
Uomo e sacerdote di eccezionale coraggio, Don Murgioni ha speso la sua vita per diffondere l’annuncio del Vangelo dagli Anni Sessanta sino alla fine degli Anni Ottanta, riservando un occhio di riguardo alla voglia di aiutare i “veri poveri” e ad impegnarsi per la pace. Una missione che lo ha portato in America Latina, dove è finito addirittura in carcere in Uruguay ed ha dovuto subire atroci torture a causa della sua opera missionaria. Don Murgioni, che è morto il 2 novembre del 1993 a soli 51 anni d’età, nonostante il suo amore per l’annuncio della Buona Novella e la passione per i poveri e la giustizia lo abbiano condotto in Paesi assai lontani, ha sempre mantenuto uno stretto legame non solo con i suoi famigliari, ma con tutta la Diocesi di Brescia che gli ha dato i natali. In questo senso, pur senza dimenticare la forza del suo messaggio che ha raggiunto pure la comunità di Ghedi, riveste un particolare significato un incontro con l’allora vescovo mons. Luigi Morstabilini, che volle incontrarlo negli anni più duri della sua prigionia. Una prova per molti versi tremenda che, però, non ne ha fiaccato nè lo spirito nè l’entusiasmo missionario per quello che rimane un fulgido esempio che la comunità di Ghedi intende tramandare alle generazioni future.