Cinque imprese rispondono al bando per la bonifica del sito Caffaro
Sono cinque realtà imprenditoriali ad aver risposto al bando europeo per il progetto di fattibilità di messa in sicurezza e bonifica dello stabilimento industriale Caffaro di Brescia e della falda sottostante, inquinata da mercurio, solventi clorurati e Pcb. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera – Brescia, hanno partecipato al bando quattro raggruppamenti temporanei d’imprese: Ambiente s.c. di Carrara (società mandanti sono la Hydrodata di Torino e la SGM Ingegneria di Ferrara); la ST&A srl di Milano (impresa mandante la Montana Spa di Milano); la francese GRS Valtech Sas (impresa mandante la Chemiricerche srl di Molinetto di Mazzano); la Nce srl di via San Zeno a Brescia (impresa mandante la Hpc Ag di MIlano). A questi si aggiunge la partecipazione individuale della Aecom Urs italia Spa.
Ora il commissario Roberto Moreni aprirà le buste per un primo controllo sulla regolarità delle documentazioni presentate, e successivamente nominerà una commissione specializzata che avrà l’incarico di aggiudicare due bandi (80mila euro quello per la falda, 40mila quello per il terreno), il criterio di scelta sarà basato al 70% sulla migliore offerta tecnica per il 30% sull’offerta economica. Quando la commissione avrà aggiudicato i lavori si potranno finalmente sbloccare da Roma i 50 milioni di euro promessi dal ministero. Per la bonifica vera e propria bisognerà attendere circa tre anni.